Giornata mondiale dell’Acqua

Data
22/03/2022
Categorie
Eventi

Il Segretario Generale Marina Colaizzi interviene al webinar Road to Earth Technology Expo, presenta lo stato della risorsa nel territorio distrettuale, le misure del piano di gestione.

La Giornata mondiale dell’Acqua quest’anno cade in un momento drammatico a livello globale per la crisi idrica in atto che si somma alla crisi sanitaria, socio-economica, geopolitica e di guerra. Il webinar della giornata, Road to Earth Tecnology Expo, precede di pochi mesi il primo forum dei paesi del mediterraneo che sarà dal 2 all’8 ottobre a Firenze, e già entra nel vivo dei temi critici che riguardano la situazione reale di crisi idrica che sta vivendo l’Italia. Focus quindi su questioni concrete e attuali: quantità e utilizzi, i 100 giorni senza pioggia, la siccità storica in corso nel centro-nord e il fabbisogno di nuovi invasi, ed ancora le tecnologie di tutela e risparmio, i piani delle autorità di bacino, dei consorzi di bonifica e delle aziende idriche per la gestione sostenibile.

Per l’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, il Segretario Generale Marina Colaizzi ha presentato il quadro complessivo della attuale crisi idrica. Ha sottolineato che l’aggiornamento del piano di gestione delle acque (ciclo 2021-2027), rispetto ai precedenti cicli di pianificazione, evidenzia tre questioni:

–          un lieve peggioramento dello stato qualitativo di alcuni corpi idrici, dovuto principalmente al rilevamento di sostanze contaminanti emergenti e a nuove e più sofisticate metodiche di monitoraggio;

–          uno stato quantitativo buono dei corpi idrici sotterranei, anche se la situazione contingente, di scarsi apporti pluviometrici e nivali, sta determinando una situazione preoccupante tale da temere di raggiungere livelli minimi storici;

–          situazioni territoriali di inquinamento che richiedono interventi importanti: in particolare all’inquinamento da PFAS (PerFluoroAlkylatedSubstances)e, in forma più diffusa sul territorio veneto e friulano, all’inquinamento da fitofarmaci.

Colaizzi ha poi presentato la realtà a nord-est, con la situazione critica delle portate fluenti, dell’acqua invasata nei serbatoi montani e dei livelli freatimetrici, con valori ovunque depressi rispetto alle medie stagionali.

Quali possibili conseguenze? A fronte di questa generalizzata condizione di sofferenza idrica, ha rilevato che dal I Aprile parte la stagione irrigua, con un consistente incremento delle portate prelevate, soprattutto a carico del reticolo idrografico della media pianura veneta e friulana. Se dovesse perdurare lo stato di carenza di precipitazioni, la domanda irrigua potrà contare solo in minima parte sulla risorsa nivale accumulata sui rilievi e sulla risorsa idrica accumulata negli invasi.

Nel suo intervento al webinar, il Segretario Generale ha poi dato importanti notizie sulle iniziative in atto o in fase di avvio a cura dell’Autorità di bacino distrettuale:

–          la sottoscrizione della convenzione inter-istituzionale (ISPRA, Autorità, Regioni e Province Autonome) a valere sul Piano Operativo Ambiente 2014 – 2020 per la predisposizione del bilancio idrologico che consentirà il monitoraggio di tutte le grandezze idrologiche, la loro validazione e, infine, la loro completa messa a disposizione e la loro completa utilizzabilità nell’ambito della procedura di costruzione del bilancio idrologico nazionale;

–          la sottoscrizione a novembre 2021 della convenzione con la Regione Veneto, ARPAV, Consorzi di bonifica ed Enel Green Power, per il proseguimento e l’avvio di nuove sperimentazioni per la definizione del deflusso ecologico, e per la definizione/aggiornamento del bilancio idrico che evidenzi la quantificazione dei prelievi, delle restituzioni, e dei quantitativi d’acqua potenzialmente disponibili nei sistemi naturali (bilancio idrologico e idrogeologico). Quest’attività sarà svolta congiuntamente all’Autorità di bacino del distretto del Po.

–          il prossimo avvio delle attività di definizione e aggiornamento del bilancio idrico, come previsto dall’art. 145 del D.Lgs. 152/2006, grazie alle risorse rese disponibili dal Piano Operativo Ambiente (Fondi Coesione e Sviluppo 2014-2020).

Così infine Marina Colaizzi: – “Va operato ogni sforzo e adottata una solida politica di sostegno agli investimenti con adeguate e costanti risorse finanziarie, affinché sia davvero possibile attuare le misure sostenibili e in grado di fronteggiare le ardue sfide future per la tutela delle acque e per la tutela dalle acque, che i cambiamenti climatici rendono sempre più impellenti. È importante comprendere che le strategie d’azione devono essere messe in atto in tempi adeguati, che consentano di essere pronti a fronteggiare le situazioni emergenziali. La parziale attuazione delle misure, che da anni la pianificazione distrettuale ha evidenziato come necessarie (di risparmio, recupero, aumento dell’acqua invasata, efficientamento delle reti, gestione dei sedimenti ecc..), ci trova ancora una volta impreparati a fronteggiare l’attuale situazione di siccità che affligge buona parte dell’Italia e del Distretto idrografico delle Alpi Orientali, mettendo a rischio la produzione agricola, la produzione idroelettrica ed anche l’approvvigionamento idropotabile, con tutte le conseguenze a catena sulle attività turistico – ricreative, commerciali ed industriali del territorio e del Paese.” –