Quesiti e Chiarimenti

Linee guida per la redazione delle relazioni di compatibilità idraulica
(Approvate dal Comitato Tecnico in data 11/04/2006)

(24/5/2005) I Comuni possono rilasciare concessioni di ristrutturazione/ampliamento di edifici in zone di pericolosità idraulica media fino all’emissione del DPCM di approvazione del Piano?

Sì. In queste zone è possibile e spetta al Comune valutare la compatibilità degli interventi con le situazioni di pericolo emerse nel Piano. Tale compatibilità può essere valutata attraverso uno studio di dettaglio locale che definisca adeguate misure di difesa. L’art. 3 della delibera di adozione del Piano dispone che nelle aree caratterizzate da pericolosità idraulica media si applicano le norme di cui all’art. 16 delle Norme di Attuazione.

(1/6/2005) Fino all’entrata in vigore del DPCM di approvazione le misure di salvaguardia si applicano solo all’interno delle aree che perimetrano le situazioni di pericolo idraulico o si applicano ovunque?

Le disposizioni relative alle zone soggette a pericolo idraulico e rischio da frana e da colata detritica si applicano solo all’interno delle aree perimetrate e all’interno del limite di bacino dell’Adige. Le disposizioni di cui al Titolo III delle Norme di Attuazione si applicano su tutto il territorio all’interno del limite di bacino dell’Adige.


Le informazioni di questa sezione riguardano il PIANO STRALCIO DI BACINO adottato con delibera n.1/2005 nella seduta di Comitato Istituzionale del 15 febbraio 2005 e approvato con D.P.C.M. 27-4-2006 (Approvazione del «Piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico del bacino idrografico del fiume Adige – regione del Veneto») pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 245 del 20 ottobre 2006.

Il decreto di approvazione, che non ha apportato alcuna modifica agli elaborati del piano adottato nel febbraio 2005, è entrato in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione. Dalla stessa data (21.10.2006) cessano quindi di valere le misure temporanee di salvaguardia adottate con la delibera del Comitato istituzionale n. 01/2005 del 15 febbraio 2005 e diventano immediatamente vincolanti per i soggetti pubblici e privati tutte le previsioni e le prescrizioni del piano stralcio.