Direttiva derivazioni

La valutazione ambientale ex ante delle derivazioni idriche

Lungo il percorso avviato per l’attuazione della Direttiva 2000/60, nel Distretto delle Alpi Orientali si è già affrontato il tema degli effetti della presenza delle derivazioni idriche in relazione agli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici superficiali e sotterranei, ed in particolare si è inserita nel Programma di Misure del secondo Piano di Gestione del Distretto Idrografico delle Alpi orientali una specifica misura per la tutela dei corpi idrici in relazione ai procedimenti autorizzativi su nuove concessioni per uso idroelettrico. Il tema, tuttavia, anche in esito ai quesiti sollevati dalla Comunità Europea sulla questione delle procedure di valutazione dei prelievi (caso EU PILOT 6011/14/ENVI e caso EU PILOT 7304/15/ENVI), richiedeva una iniziativa per rendere omogenee, su tutto il territorio nazionale, le modalità di valutazione, da un punto di vista ambientale, dell’impatto delle derivazioni sui corpi idrici in relazione al loro stato ed agli obiettivi di qualità fissati dai Piani di Gestione.


Con questa finalità, con il decreto direttoriale STA 29/2017, successivamente modificato con il decreto STA 293/2017, sono state adottate specifiche Linee guida per indirizzare le Autorità concedenti in merito all’applicazione delle disposizioni di cui al comma 1, lettera a) dell’art. 12 bis del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, richiedendo, per questo scopo, alle Autorità di bacino distrettuali di adeguare gli approcci metodologici da utilizzare per l’effettuazione delle valutazioni ambientali ex ante delle derivazioni idriche.
Di seguito sono richiamati gli elementi caratterizzanti le attività sinora svolte.

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Decreto 29/STA: 


Approccio metodologico individuato:

Documenti di supporto

Attività preliminari