“La valutazione degli effetti di piani e programmi sull’ambiente naturale” è stata introdotta dalla Direttiva 2001/42/CE, detta Direttiva VAS, che rappresenta un importante contributo all’attuazione delle strategie comunitarie per lo sviluppo sostenibile, rendendo operativa l’integrazione della dimensione ambientale nei processi decisionali strategici.
A livello nazionale la Direttiva 2001/42/CE è stata recepita con la parte seconda del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, modificato e integrato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 e dal D. Lgs. 29 giugno 2010, n. 128.
La valutazione ambientale strategica, o più semplicemente valutazione ambientale, di piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull’ambiente si effettua durante la fase preparatoria di un piano o di un programma e anteriormente alla approvazione in sede legislativa. La VAS costituisce per i piani di gestione delle acque un elemento valutativo, gestionale e di monitoraggio.
Gli elementi innovativi introdotti con la VAS influenzano sostanzialmente il modo di pianificare e si possono ricondurre a:
- il coinvolgimento e la consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale (pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessati agli impatti sull’ambiente dovuti all’attuazione dei piani programmi) e del pubblico interessato dall’iter decisionale
- l’individuazione e la valutazione delle ragionevoli alternative del piano.
- le consultazioni transfrontaliere, previste qualora il piano possa avere impatti rilevanti sull’ambiente di un altro Stato, o qualora un altro Stato lo richieda.
Le fasi del procedimento di VAS:
- elaborazione del Rapporto preliminare e consultazione delle Autorità competenti in materia ambientale;
- elaborazione del Rapporto ambientale, parte integrante della documentazione di piano;
- svolgimento di consultazioni;
- valutazione del Rapporto ambientale
- decisione;
- informazione sulla decisione;
- monitoraggio.